BLU ZAFFIRO COME LA LUNA

BLU ZAFFIRO COME LA LUNA

           nascita di mattia blu zaffiro

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa è la storia di Mattia, un bimbo che sembra sia venuto dalla luna, una storia affascinante ma anche un po’ strana, in realtà nessuno sa dire con esattezza come siano andate le cose ma forse un giorno quando Mattia sarà più grande ce lo potrà raccontare… Ma adesso state a sentire!

Bea era la frontwoman di una band rock che “spaccava” davvero, composta da sole ragazze ma talmente rock dentro e fuori che i loro fan erano di ogni genere ed età. A dire il vero il loro esordio era stato alle feste di compleanno, si erano distinte quasi subito dagli altri gruppi di animazione perché nel loro repertorio c’erano le canzoni dello zecchino d’oro ma il ritmo era pazzesco! “Le tagliatelle di nonna Pina” come le cantavano loro facevano impazzire tutti e quando partivano con “il gatto Puzzolone” in versione metal anche i genitori iniziavano a pogare come matti! Gira ancora la storia di quella festa in cui una mamma presa dalla situazione pogò talmente forte che con una sederata lanciò il figlio nel passeggino che iniziò a rotolare giù per il caruggio e lo ritrovò il papà al Porto Antico proprio mentre scendeva dalla navebus di Pegli per andare a prendere moglie e figlio alla festa.

Ma torniamo a noi! Insomma la fama di Bea e della sua band si sparse per Genova tanto che quando camminavano per la città venivano fermate in continuazione per firmare  autografi e scattare foto. In effetti essere famose era divertente e gratificante ma anche un po’ impegnativo e di grande responsabilità: come quella volta in cui Bea, uscita dalla sala prove, stava mangiando un pezzo di focaccia e per via di uno starnuto gliene uscì un pezzo dal naso, alcuni ragazzi la videro e dissero:”Fooorteeee!! Se lo fa Bea facciamolo anche noi!” Per più di un mese in giro per Genova gruppi di ragazzini e ragazzine divorarono focaccia solleticandosi reciprocamente il naso per spararne pezzi dalle narici a forza di starnuti. E così le nostre rock girls decisero che forse avrebbero dovuto passare un po’ più inosservate, trovare un modo per non farsi riconoscere…E iniziarono a tingersi i capelli! Ma non se li tingevano tutti dello stesso colore, in fin dei conti erano pur sempre una rock band mica un gruppo di signore in pensione, quindi a giorni alterni sulle loro teste i ciuffi cambiavano colore e sfumatura, roba che manco la paletta colori di Farrow & Ball avrebbe potuto immaginare tutte quelle nuance!

E ovviamente cosa vi aspettate che sia successo? Ma certo, non solo non riuscirono a passare inosservate ma addirittura diventarono ancora più famose! Tanto che alla fine decisero che la loro band si sarebbe chiamata le COLORED LOCKS – ovvero le CIOCCHE COLORATE, che diciamocelo, in inglese suona molto più figo.

Eppure tutta quella fama e quei fan non bastavano a dare la felicità, Bea sentiva che qualcosa ancora mancava, e così non riuscendo a capire di cosa si trattasse ripiegò sul suo ciuffo, provando sfumature nuove, riflessi cangianti, colpi di luce e di luna, pensando che quel vuoto che sentiva arrivasse da lì…

Arrivò la sera di un grande concerto, organizzato nello stadio Luigi Ferraris, il pubblico era tantissimo e non vedeva l’ora di scatenarsi per ore…Bea era pronta a fare il suo ingresso sul palco, aveva lavorato tutta la settimana sul suo ciuffo riuscendo ad ottenere una sfumatura di blu incredibile, ma la cosa che un po’ la preoccupava era se qualcuno l’avrebbe notato, se il vuoto che sentiva dentro di sé davvero arrivava da quella eterna ricerca del giusto colore era importante che tutti lo notassero, giusto?

Il concerto fu un vero successo, la gente urlò, cantò e ballò fino a notte fonda, Bea e la sua band furono eccezionali…. Eppure quando finì Bea non si sentiva felice come avrebbe dovuto…Nessuno aveva commentato il suo ciuffo, possibile che ancora per una volta non fosse riuscita a trovare la sfumatura perfetta? Che fosse davvero quello la chiave del problema? E mentre scendeva dal palco facendo mille ragionamenti sentì una voce:” Ehi Bea, ciao! Non so se ti ricordi di me, sono Romeo del fan club “crazy for COLORED LOCKS”…lo so che te lo sarai sentita dire da tanti ma…beh, volevo dirti che il blu che hai scelto per il tuo ciuffo è incredibile, sai ho catalogato tutti i colori che hai usato ai tuoi concerti ma questo è pazzesco, tra l’altro è proprio il mio RAL  preferito, IL  5003 blu zaffiro…”.

Andrò dritta al punto: da quel momento quel vuoto dentro Bea si chiuse definitivamente, e non perché avesse trovato il giusto colore per il suo ciuffo, ma perché finalmente era arrivato qualcuno a portare dell’altro colore nella sua vita, fatto di tutte le sfumature che si possono immaginare, che colorano il cuore e l’anima e riempiono ogni piccolo vuoto proprio come fa la cioccolata liquida quando la versi sulla coppa di gelato e ce lo affoghi bene dentro.

Ma Bea e Romeo non si sono mica fermati qui, i concerti continuano, le Colored Locks sono richiestissime, Romeo è diventato art director e coordinatore dei principali fun clubs, hanno dovuto anche trovare una super manager, una certa Miky Pastonchi, sembra sia una parente della famosa Mara Maionchi, che però non si limita a “managerare” ma coadiuva Bea e Romeo nel prendersi cura del loro ultimo grandioso progetto: Mattia. Che come vi ho detto all’inizio di questa storia si narra sia arrivato dalla luna con un mantellino luccicante, una maglietta coperta di stelle e indovinate un po’? Un ciuffo blu zaffiro RAL 5003 sulla testa!

 

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